E ALTRE STORIE

Nulla nasce nel vuoto. Ogni gesto creativo è una costellazione.
“E altre storie” è il luogo in cui raccolgo ciò che nutre il mio lavoro, i frammenti che ne tracciano l’orizzonte invisibile: musiche, visioni, gesti, parole. È una geografia sentimentale e intuitiva, un atlante aperto che tiene insieme la potenza rituale dello sciamanesimo siberiano, l’eco concettuale del silenzio di John Cage, la plasticità monumentale di Richard Serra, la precisione danzante dei Talking Heads.

Qui convergono risonanze e interferenze, spunti che non sono mai solo citazioni, ma correnti sotterranee che attraversano la materia e ne modificano il ritmo. Ogni ispirazione è una traccia nel buio, una fessura da cui entra luce.

Non cerco un’estetica da replicare, ma un’attitudine da abitare: l’ascolto profondo, l’attenzione al non detto, la capacità di sentire ciò che pulsa sotto la superficie.

Questa sezione è un archivio informale, sempre in movimento. Un invito ad entrare nei retroscena dell’opera, dove l’intuizione si mescola al caso e l’invisibile trova forma.

Perché, alla fine, ogni opera è fatta anche — e soprattutto — di ciò che non si vede.

Sette ciottoli colorati in varie forme, alcuni decorati con linee nere, disposti in fila su una superficie grigia con sfondo scuro.

Come una fiamma violenta nei nostri cuori- Tommaso Tosco

(1985)

Collezione privata

Installazione artistica con grandi spirali di metallo arancioni in un museo o galleria d'arte

The Matter of Time- Richard Serra

(1994–2005)

Guggenheim Museum Bilbao, Spain.

Esercizio di notazione musicale con due sezioni, intitolato '4'33''', con indicazioni di tempo, chiavi di violino, e spazi per note, scritto da John Cage e pubblicato nel 2014 da Henmar Press, Inc.

Lo spartito di 4’33”- John Cage

(1952)

Una persona sta facendo un handstand contro una parete in una stanza, con un tappeto sul pavimento e alcuni oggetti d'arredo ai lati.

Foto di Tommaso nel suo studio.

(1984)

Mosaico di resti di un volto, composto da pezzi di piastrelle di ceramica e pietra disposti su una superficie marrone.

Come Pelle- Nanni Valentini

(1979)

Palazzo Buonaccorsi, Macerata.

Fragmento di un materiale sconosciuto con superfici ruvida e liscia, di colore marrone scuro.

Forma- Tommaso Tosco

(1984-1985)

Collezione privatqa